Da sempre Siccardi Bregante & C. offre un ampio spettro di servizi legali nel settore dello shipping, sia di consulenza sia in fase contenziosa. L’esperienza maturata in questa materia e la profonda conoscenza del mercato ci permettono di offrire ai Clienti, che siano armatori, noleggiatori, cantieri, assicuratori, banche o altri operatori, un servizio competente, specializzato e dedicato.
Proprio al fine di soddisfare le specifiche esigenze di volta in volta manifestate dai nostri Clienti, grazie ad un costante processo di approfondimento ed aggiornamento, abbiamo ampliato l'ambito delle nostre competenze a materie correlate al diritto marittimo, quali il trasporto aereo, stradale e ferroviario, la logistica, l'assicurazione non – marine, la certificazione industriale, le procedure d’insolvenza nazionali e transfrontaliere.
Da oltre quaranta anni, sull’onda di un continuo e costante processo di aggiornamento delle competenze professionali, ci proponiamo come punto di riferimento per tutti gli operatori che – nello shipping e nelle materie affini – ricercano un’assistenza di qualità per la pragmatica soluzione delle loro esigenze legali.
Nel tempo abbiamo rafforzato le nostre risorse, affiancando ai soci più anziani nuove generazioni di avvocati che via via hanno arricchito l’azione dello Studio non solo in termini di conoscenze professionali, ma anche di idee su come affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione.
16-12-2025
Per la Newsletter di Assagenti di Novembre il contributo dell’Avv. Francesca Barisione in materia di limitazione del debito armatoriale si concentra sulle principali difficoltà applicative dell’istituto in Italia, a partire dalle note lacune che caratterizzano la legislazione applicabile alle navi italiane di stazza lorda uguale o superiore alle 300 tonnellate, stante la mancata formale ratifica della Convenzione di Londra del 1976 relativa alla limitazione della responsabilità per i crediti marittimi, adottata dall’IMO, come modificata dal Protocollo del 1996 (LLMC 1996), essendosi il D. Lgs. 111/2012, limitato a recepire la Direttiva 2009/20/CE sull’assicurazione degli armatori per i crediti marittimi (per somme almeno pari ai limiti previsti nella LLMC 1996).
Il contributo si sofferma, inoltre, sulla sentenza della Corte di Cassazione n. 25290/2025, che si è pronunciata sul regime previsto dal Codice della Navigazione (artt. 275 e ss.), che regola la limitazione del debito armatoriale per le navi italiane di stazza lorda inferiore alle 300 tonnellate, respingendo la questione di legittimità costituzionale degli artt. 275 e 276 cod. navi in relazione agli artt. 2, 3 e 32 della Costituzione, ed affermando che, secondo la Corte, il regime codicistico garantirebbe un giusto equilibrio tra i contrapposti interessi dei danneggiati al risarcimento, da una parte, e della continuità economica dell’attività marittima, considerata essenziale, dall’altra.